SS 42 della Val Canonica, Caparini: “Di Pietro: se i lavori non vanno avanti è colpa della comunità montana di Valle”

Roma, 8 marzo 2007 - Erano quesiti molto semplici quello che l’on. Davide Caparini ha posto al ministro dei lavori pubblici in commissione alla camera dei deputati: quale il reale stato di avanzamento, la dotazione finanziaria e i tempi previsti per l'inizio e la conclusione lavori di ammodernamento dello stralcio del lotto IV, lotto V e lotto IV primo stralcio della strada statale 42 da Nadro di Ceto a Berzo Demo? La risposta oltre che ne è scaturita è a dir poco disarmante: i lavori degli ultimi sette chilometri della strada della Val Camonica non iniziano “per ottemperare alle prescrizioni della Sovrintendenza Archeologica di Milano ed anche della Comunità Montana di Val Camonica”. Ritorna alla ribalta la questione del ritrovamento delle incisioni rupestri che é riesumato ogniqualvolta sono finiti gli alibi. E’ facile prevedere che ad ottobre del 2007 il progetto esecutivo (già pronto dal maggio del 2006) non sarà deliberato dal consiglio d’amministrazione. E’ facile prevedere che la colpa sarà scaricata sulla magistratura che non avrà ancora dissequestrato il cantiere di Capodiponte tacendo che i lavori potrebbero comunque iniziare. Le stesse considerazioni si possono fare per la ricerca delle discariche La verità è che mancando i soldi, sia gli oltre 130 milioni di euro già recuperati dal governo Berlusconi ma spesi altrove da Prodi e compagni, sia l’integrazione di altri trenta necessari al completamento dell’opera. Con la sinistra al governo le opere pubbliche non si fanno perché i soldi servono ad altro. E’ stato così dal 1996 al 2001, sarà così anche per i prossimi anni, l’unica cosa che dobbiamo sperare è che siano pochi.